La ricchezza di un percorso da proporre a tutti
Emmanuel Kaparasa SJ - Zimbabwe


Mi mancano le parole per descrivere la ricchezza del programma per Gesuiti di luglio 2014 a Gerusalemme. In poche parole sarebbe provvidenziale e innovativo – fondi permettendo – per tutte le persone in formazione partecipare a questo programma. Il momento più significativo del programma per me è stato il ritiro di otto giorni che abbiamo vissuto qui a Gerusalemme. Non penso che vivrò mai un ritiro come questo , a meno che non torni di nuovo qui in futuro. Le grazie che ho ricevuto meditando e contemplando i momenti della vita di Gesù nei luoghi di oggi non possono essere espresse in parole. Come posso tradurre in parole l’esperienza di celebrare la santa Eucaristia al Santo Sepolcro, di meditare l’incontro con Maria Maddalena proprio accanto alla tomba, di meditare l’agonia di Gesù Cristo nel Getsemani e l’ascensione di Gesù al Monte degli Ulivi? Le diverse visite e preghiere in Galilea, a dire il vero, sono state ispiratrici ed emozionanti al tempo stesso. Davvero, c’è così tanta ricchezza nel contemplare la vita di Gesù oggi, in questi luoghi, che non è paragonabile ad altro neanche con l’immaginazione. Inoltre la mia lettura della Bibbia si è trasformata dopo aver fatto esperienza dei vari luoghi biblici: è diventato più facile e sarà più semplice immaginare i luoghi anche una volta tornato a casa. Anche i laboratori come quello sul Giudaismo biblico e rabbinico, sul Sionismo religioso e la questione della terra (1967), la giustizia sociale e l’inculturazione sono stati così edificanti ed educativi che non vorrei che rimassero soltanto un mio patrimonio. Visitare Yad Washem è stato così commovente e stimolante che mi ha lasciato tanti motivi per riflettere sull’umanità. Ho anche molto apprezzato il Museo Israeliano e non avrei mai pensato di poter vedere lì un’esposizione di arte africana. Nonostante gli scontri in atto, questo programma mi ha fatto crescere e devo molti ringraziamenti a p. Stefano Bittasi SJ e ai benefattori che hanno reso possibile la sua realizzazione. Mi auguro che altri dopo di me possano prender parte a questo percorso. Non sarò più lo stesso nella mia vita di Gesuita. Molte grazie.

Emmanuel Kaparasa, S.J. 
Regent (giovane gesuita nella tappa di Magistero), Zimbabwe Province of the Society of Jesus, Southern Africa