Quando la mia comunità mi ha dato l’opportunità di partecipare a questo programma la mia prima domanda è stata “qual è la cosa più importante di questo programma?”
E ho scoperto che questo programma permette di integrare “memoria “ e “mistero”. Questa è una cosa nuova per me. ”Memoria “ significa che questo programma offre una dimensione scientifica(archeologia e storia della Terra Santa). Sull’altro versante il “Mistero” offre una dimensione di fede (Bibbia, tradizione e magistero), specialmente per quanto riguarda il mistero dell’incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo in questa terra.
Come Ignazio ci insegna ne “L’imitazione di Cristo”. Possiamo effettivamente usare i “cinque sensi” per capire Gesù e la Bibbia in profondità, mettendoci in relazione con i siti archeologici in Terra Santa. Possiamo vedere, sentire, ascoltare, toccare e odorare tutte le circostanze e i luoghi reali dove Gesù ha vissuto e esercitato il suo ministero pubblico a quel tempo. Ho acquisito una “nuova composizione di luogo”, che comprende anche la spiritualità, la narrazione biblica, il dialogo interreligioso, l’archeologia, l’inculturazione e anche una dimensione di giustizia sociale della Terra Santa. Tutto ciò non riguarda solo il passato ma anche il presente e gli avvenimenti di oggi. E questo e molto utile per i miei studi attuali di teologia e per il m io futuro di Gesuita, specialmente per quanto riguarda gli studi biblici. E così con questo programma ho anche trovato “il ponte” che collega il passato, il presente, il futuro e anche tutte le dimensioni della mia fede dal punto di vista della Terra Santa.
Nikolas Kristiyanto SJ
Indonesia – Scholastic 2nd year Theology